Mosciame di tonno: ricette e origini della bresaola di mare

22 Set, 2019
spaghetti con mosciame di tonno

Già nel XVI secolo era un piatto ricercatissimo, tanto da comparire nei menù dell’imperatore Carlo V; il mosciame di tonno viene oggi considerato alla stregua di un “affettato pelagio”, come un prosciutto deliziosamente stagionato o, meglio ancora, come una pregiata bresaola di mare. Si tratta, in sostanza, di una salutare alternativa ai classici affettati di maiale, di facile utilizzo e, allo stesso tempo, originali da servire. Ma che cos’è il mosciame di tonno?

Mosciame di tonno: l’affettato più antico del mondo

tarantello o mosciame di tonnoFa parte del dorso del tonno e viene conservato sotto sale; il mosciame di tonno viene chiamato anche tunnina o tarantello, una sorta di prosciutto ottenuto dal filetto del pesce, salato ed essiccato. L’affettato più antico del mondo è particolarmente diffuso in Sicilia, Sardegna, Puglia e Liguria; viene tradizionalmente servito tagliato a fette sottilissime come un salume, condito con olio, limone e altre spezie a piacimento. E’ un antipasto veloce da preparare ma fa la sua figura anche se abbinato ad un’insalata e servito con crostini.

“Il nostro mosciame di tonno – spiega Francesco Campisi, che gestisce insieme a suo figlio Paolo il ristorante di pesce Campsi a Roma e il negozio Campisi Conserve adiacente – viene prodotto, lavorato e conservato secondo le antiche, tradizionali tecniche marzamarote. L’azienda Campisi Conserve è, del resto, conosciuta proprio per la qualità e l’originalità dei suoi prodotti”. Ma vediamo come è possibile utilizzare la bresaola di mare in cucina.

Spaghetti con mosciame di tonno: la ricetta

Ingredienti per 4 persone:

  • 400g di spaghetti
  • 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • 150 g di mosciame Campisi a dadini piccoli
  • 2 limoni non trattati
  • 4 spicchi d’aglio schiacciati delicatamente ma lasciati interi

Per la marinata:

  • 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • Succo di un limone non trattato

Procedimento:

Mescolare in una ciotola il mosciame con gli ingredienti della marinata; coprire con la pellicola e lasciare a marinare in frigo per qualche ora, girando di tanto in tanto. Cuocere, poi, la pasta in abbondante acqua salata e, nel frattempo, soffriggere a fuoco basso l’aglio in quattro cucchiai di olio, fino a che non sarà imbiondito. Togliere, quindi, l’aglio e spegnere il fuoco. Quando l’olio al profumo d’aglio si sarà un po’ raffreddato, mescolare con il mosciame tolto dalla sua marinata, con il succo dei due limoni e con la loro scorza (tagliata usando il rigalimoni), avendo cura di mettere da parte alcune striscioline di scorza per la decorazione finale. Quando la pasta sarà al dente, scolare e condire con l’intingolo ottenuto. Spolverare, infine, con le striscioline di scorza rimaste e servite.

(fonte blog Campisi Conserve – ricetta di Simon Tanner, Messina)

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